

L’Associazione nasce dall’esperienza di varie associazioni culturali, produzioni teatrali, professionisti nell’ambito psico-pedagogico e socio-sanitario e singoli artisti associatisi in un’unica struttura di produzione e formazione culturale con particolare riguardo alle fasce deboli e al disagio sociale.
Progetto ERASMUS PLUS per il riconoscimento della figura dell’Operatore di Teatro sociale in Europa (S.T.O. Social Theatre Operator / Art Facilitator). Il “REcognition of the Social Theatre Operator as a professional to tackle the Risk of social Exclusion” è un progetto europeo a sostegno del teatro sociale e di comunità, della durata di tre anni che viene svolto assieme ad altri cinque paesi europei: Irlanda, Polonia, Portogallo, Slovenia e Spagna.
L’obiettivo è quello di formare 80 operatori di teatro sociale a carattere europeo cercando di uniformare la figura professionale all’interno dell’Unione Europea. La nostra associazione, che guida il progetto, viene affiancata dai partner italiani Università di Roma Tre e Comunità di San Patrignano.
Il progetto realizzato presso il reparto pediatrico onco-ematologico dell’Ospedale di Nocera Inferiore (SA) e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale. Il progetto, per la prima volta assoluta in Italia, prevede la realizzazione di una piattaforma web interattiva attraverso la quale i piccoli pazienti e le loro famiglie potranno sia accedere a dei contenuti dedicati in esclusiva a loro, sia la possibilità di interagire direttamente e “dal vivo” con le figure “ludico-sanitarie” di riferimento.
L’iniziativa, accolta dalla Dott.ssa Rosanna Di Concilio, responsabile del reparto, è un progetto pilota sperimentale, col sostegno della dott.ssa Carolina Damiani, e la Scuola di teatro Crescere Insieme oltre il teatro di Mercato San Severino.
Un nuovo progetto Erasmus Plus, di cui Oltre le Parole è uno dei partner italiani. Presentato nel 2020 in piena pandemia, nasce per agevolare la risocializzazione degli studenti grazie all’utilizzo del “gioco del teatro”.
La parte pratica del progetto gestita da Oltre le Parole e Rebike Altermobility partirà a febbraio 2022 anche in alcune scuole italiane, dopo il rinvio di alcuni mesi dovuto alla situazione pandemica. In programma 6 workshop di teatro con 6 classi elementari, dove si utilizzerà il teatro come strumento di risocializzazione e aggregazione, oltre che per esorcizzare le paure dei bambini legati all’attuale situazione sanitaria, che ha sconvolto le vite di tutti e in particolare la consuetudine scolastica.
L’idea di ‘teatro sociale’ negli ultimi anni è scoppiata, a volte quasi come una moda. Da un lato è venuta a galla, grazie alla rete, la miriade di piccole realtà che da anni fanno ‘teatro sociale’ nel proprio territorio, alcune delle quali sono diventate vere e proprie compagnie stabili. Dall’altro lato il ‘teatro civile’ è diventato una branca del teatro tradizionale grazie a grandi autori-interpreti. Proviamo a definire alcune differenze.
É quello realizzato con e da utenti (“attori” mai o quasi mai professionisti) che abbiano personalmente una sorta di “disagio” e/o agiscono in territori/situazioni socialmente difficili e che utilizzano il percorso teatrale (il laboratorio teatrale) come strumento e non come fine ultimo (lo spettacolo) che è solo una parte del percorso.
É quello realizzato da attori professionisti che trattano esclusivamente tematiche di impegno civico, il cui fine è lo spettacolo non il percorso che porta allo spettacolo stesso. Il fine ultimo quindi è il prodotto teatrale, realizzato in maniera professionale e destinato a un pubblico vasto, compreso quello del teatro “tradizionale”.